Quando un’azienda decide di assegnare un’auto a noleggio, è importante comprendere le responsabilità civili associate a questa decisione. Questo include sia la responsabilità dell’azienda che del conducente designato. Esaminiamo più da vicino queste responsabilità e le implicazioni legali coinvolte. Driver e auto aziendale: ecco le norme e le regole da seguire.
L’azienda ha il compito di garantire che l’auto assegnata a noleggio sia adeguatamente assicurata e manutenuta. Inoltre, l’azienda deve fornire linee guida chiare e addestramento al conducente sull’uso sicuro e responsabile dell’auto. In caso di incidente o danni all’auto, l’azienda potrebbe essere ritenuta responsabile se non ha adempiuto a queste responsabilità.
Photo by Maria Geller
Il conducente designato ha l’obbligo di seguire tutte le leggi e regolamenti stradali durante l’utilizzo dell’auto a noleggio. Deve anche assicurarsi di essere in condizioni adeguate per guidare e di rispettare le regole aziendali stabilite per l’utilizzo dell’auto. Qualsiasi violazione da parte del conducente potrebbe comportare una responsabilità personale e potenziali conseguenze legali.
In Italia, secondo la legge, il proprietario dell’azienda che possiede la flotta non è tenuto a garantire con una polizza assicurativa i danni causati dai suoi dipendenti. Quindi, se il dipendente è responsabile dell’incidente, sarà lui stesso a risarcire i danni causati.
Il pagamento dipende dal tipo di polizza scelta. Con una Kasko sono inclusi anche i danni subiti in caso di incidente con colpa. È importante prestare particolare attenzione alle franchigie applicate in caso di furto o sinistro. Un utilizzo oculato delle franchigie ha un effetto non solo economico, ma dissuasivo verso comportamenti imprudenti.
La responsabilità penale, in caso di incidenti con feriti o decessi, è sempre personale.
È fondamentale che l’azienda e il conducente designato comprendano appieno le implicazioni legali dell’assegnazione di un’auto a noleggio. Si consiglia di consultare un avvocato specializzato in diritto aziendale e assicurativo per garantire la piena conformità legale e la protezione da potenziali conseguenze inaspettate.
In conclusione, sia l’azienda che il conducente designato hanno responsabilità specifiche quando si tratta di assegnare e utilizzare un’auto a noleggio. Comprendere appieno queste responsabilità è essenziale per garantire la sicurezza, la conformità legale e la tutela degli interessi di entrambe le parti coinvolte.
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Per anni, la strategia dei costruttori auto è stata aumentare il numero di vetture prodotte e vendute, con economie di scala che permettessero di aumentare i margini di guadagno, anche nei segmenti inferiori.
Ora il paradigma è cambiato: si costruiscono meno auto e più costose. Ma perché? Perché non ci sono più auto da 10mila Euro? Le auto di oggi hanno sicuramente più contenuti, in termini di tecnologia e sicurezza, di quelle di vent’anni fa. Ma, soprattutto, pesa la transizione ecologica. Andiamo a vedere in che modo.
L’aumento dei prezzi delle auto è evidente. Il prezzo medio netto delle auto immatricolate in Italia nel 2022 ha superato i 26.200 euro, con una crescita dell’8% rispetto ai 24.300 dell’anno precedente. In particolare, delle auto immatricolate nel 2022, in Italia, solo 360mila sono sotto i 20mila euro di listino, pari al 27% del mercato.
Non è una tendenza solo italiana: i dati di J.D. Power mostrano che nel 2013, le vendite di auto che costavano meno di 20.000 dollari costituivano il 20,1% del totale delle vendite annuali di auto nuove. Nel 2020 la cifra era scesa al 9,4%. Nel post Covid e con la crisi dei chip la tendenza si è ulteriormente accentuata.
Nelle prossime pagine scopriamo le cause di questo cambiamento di paradigma.
La strategia dei costruttori auto è un argomento centrale nell’attuale panorama automobilistico. Con l’aumento della produzione di auto, i costruttori stanno affrontando sfide significative legate alle esigenze dei consumatori e alle normative ambientali in continua evoluzione.
L’aumento della produzione di auto è una risposta alla crescente domanda di veicoli in tutto il mondo. I costruttori stanno implementando nuove tecnologie e processi produttivi per soddisfare questa domanda in modo efficiente e sostenibile. L’adozione di linee di produzione avanzate e l’ottimizzazione dei processi sono cruciali per gestire il volume crescente, mantenendo al contempo elevati standard qualitativi.
La transizione verso auto più costose è il risultato di diversi fattori, tra cui l’evoluzione delle preferenze dei consumatori e l’introduzione di nuove tecnologie e funzionalità nei veicoli. I costruttori stanno puntando a modelli più sofisticati e ad alte prestazioni, integrando innovazioni che aumentano il valore complessivo del prodotto. Questa transizione riflette anche gli investimenti necessari per conformarsi alle normative ambientali e di sicurezza sempre più stringenti.
Lo scenario automobilistico italiano nel 2022 si è contraddistinto per l’aumento significativo dei prezzi medi delle auto. Nel corso degli ultimi anni, il prezzo medio di un’auto è aumentato in modo esponenziale, superando la soglia dei 26.000 euro. Questo rappresenta un incremento del +44,4% rispetto al 2013, quando il costo medio si attestava intorno ai 18.000 euro. Secondo i più recenti dati Istat, nel mese di marzo i prezzi delle automobili nuove hanno registrato un aumento del +6,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend al rialzo è stato influenzato dall’introduzione sul mercato di automobili elettriche, il cui costo elevato ha contribuito ad innalzare la media dei prezzi. Inoltre, la crisi delle materie prime, inclusi i microchip e altri materiali rari e costosi, ha causato una significativa alterazione dei listini al pubblico.
Attualmente, il prezzo medio di un’auto in Italia supera i 26.000 euro, segnalando un aumento del +44,4% rispetto al 2013.
L’analisi condotta da Assoutenti ha rivelato una tendenza al rialzo nei prezzi di vari modelli di auto dal 2021 al 2022. Il confronto tra i costi praticati in questi due anni ha svelato aumenti medi variabili tra l’8% e il 13%. Ad esempio, il prezzo di una Nissan Micra (modello IG-T 92 Acenta) è salito da 17.415 euro a 18.950 euro, registrando un incremento del +8,8% in due anni. Allo stesso modo, la Mazda2 1.5 M Hybrid è passata da 18.300 euro nel 2021 a 20.300 euro nel 2022, evidenziando un aumento del +10,9%. La Renault Clio 100 Gpl ha subito un aumento del +5,2%, passando da 19.050 euro ad aprile 2021 a 20.000 euro nell’anno successivo.
Beige and White Coupe (Photo by Maria Geller)
Per ulteriori approfondimenti sull’andamento dei prezzi delle auto in Italia, si può fare riferimento a questa fonte.
L’attuale scenario automobilistico sta subendo un profondo cambiamento di paradigma, influenzato sia dalla crisi dei chip che dalla transizione ecologica.
La scarsità globale di chip ha avuto un impatto significativo sull’industria automobilistica, causando ritardi nella produzione e aumenti dei prezzi. Questa crisi ha costretto i produttori a ridurre la produzione di veicoli, creando scarsità sul mercato e influenzando direttamente il prezzo di vendita al consumatore finale. L’industria automobilistica si trova ora ad affrontare sfide senza precedenti nella gestione della catena di approvvigionamento e nella soddisfazione della domanda.
La transizione verso veicoli a emissioni zero e a basso impatto ambientale sta ridefinendo le aspettative dei consumatori e le strategie delle case automobilistiche. L’incremento della consapevolezza ambientale e le normative più stringenti stanno spingendo i produttori a investire in tecnologie e veicoli ecologici. Questo cambiamento di prospettiva sta plasmando il mercato verso un’offerta sempre più orientata verso soluzioni sostenibili, incoraggiando l’innovazione e la competitività nel settore automobilistico.
Per ulteriori approfondimenti sull’impatto della crisi dei chip e della transizione ecologica sul settore automobilistico, si possono consultare le risorse fornite da [link: Fleet Magazine] e [link: Automotive News], che offrono analisi dettagliate e aggiornate sulle tendenze di mercato e sulle sfide che l’industria automobilistica sta affrontando.
L’aumento dei prezzi delle auto è una tendenza evidente, con numeri che lo confermano. I costruttori stanno producendo meno auto a basso costo e puntando su modelli più costosi, in risposta alle esigenze di mercato e alla necessità di integrare tecnologie avanzate e sostenibili. La transizione ecologica sta guidando questa evoluzione del settore automobilistico, e i consumatori devono adattarsi a questa nuova realtà.
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Il noleggio a lungo termine è diventato sempre più popolare nel settore automobilistico, offrendo agli utenti un’alternativa conveniente ed efficiente all’acquisto di un veicolo nuovo. Ma quali sono le tendenze attuali nel settore del noleggio a lungo termine? In questo articolo, esploreremo l’interessante crescita del noleggio a lungo termine e come il diesel continua a dominare il mercato. Scopriremo le ragioni dietro questa tendenza e come può influenzare le tue scelte di noleggio. Se sei interessato a risparmiare denaro e goderti l’uso di un veicolo senza gli oneri dell’acquisto, continua a leggere per scoprire di più sul noleggio a lungo termine e le sue opportunità di risparmio.
Il noleggio a lungo termine è un servizio sempre più diffuso e apprezzato nel mondo dell’automotive. Vediamo di cosa si tratta, quali sono i vantaggi che offre e le tendenze attuali nel settore.
Il noleggio a lungo termine è un modo conveniente e flessibile per ottenere l’uso di un veicolo senza doverne diventare proprietari. Invece di acquistare un’auto o un furgone, si può optare per un contratto di noleggio a lungo termine con un fornitore specializzato. In sostanza, si paga un canone mensile fisso per un periodo di tempo predefinito, solitamente compreso tra i 12 e i 48 mesi, e si usufruisce del veicolo senza doversi preoccupare di spese extra come manutenzione, tasse o assicurazione.
Il noleggio a lungo termine offre una serie di vantaggi interessanti per coloro che desiderano un’opzione di mobilità flessibile e conveniente. Ecco alcuni dei principali vantaggi:
Il settore del noleggio a lungo termine sta vivendo una crescita significativa e alcune tendenze emergono in questo campo:
Il noleggio a lungo termine è una soluzione sempre più popolare per coloro che desiderano usufruire di un veicolo senza doverlo acquistare. I vantaggi offerti, insieme alle tendenze attuali nel settore, rendono questo servizio un’alternativa interessante e conveniente per soddisfare le diverse esigenze di mobilità.
Il noleggio a lungo termine è diventato sempre più popolare nel settore automobilistico, offrendo ai clienti la possibilità di godere dei vantaggi di un veicolo senza doverne acquistare uno. Quando si tratta di noleggio a lungo termine, il diesel si conferma come una scelta molto popolare tra i consumatori. In questo articolo, esploreremo il dominio del diesel nel noleggio a lungo termine, i vantaggi di utilizzare veicoli diesel e gli sviluppi recenti nel settore.
Quando si sceglie un veicolo per il noleggio a lungo termine, molte persone optano per il diesel come fonte di alimentazione. Questa scelta è motivata da vari fattori, tra cui l’efficienza dei consumi, la durata del motore e la disponibilità di una vasta gamma di modelli diesel sul mercato. I veicoli diesel sono noti per offrire una maggiore autonomia e un consumo di carburante più efficiente rispetto ai veicoli a benzina. Questo li rende una scelta attraente per coloro che desiderano risparmiare sui costi del carburante durante il periodo di noleggio a lungo termine.
L’utilizzo di veicoli diesel nel noleggio a lungo termine offre numerosi vantaggi ai conducenti. Prima di tutto, i veicoli diesel offrono una coppia elevata, il che significa che hanno una risposta potente quando si tratta di accelerare o superare altri veicoli sulla strada. Questo può essere particolarmente utile durante i viaggi su lunghe distanze o su strade collinari.
Inoltre, i veicoli diesel sono noti per la loro durata e affidabilità. I motori diesel sono progettati per resistere a condizioni di guida più impegnative e hanno una maggiore longevità rispetto ai motori a benzina. Ciò significa meno probabilità di guasti e una maggiore tranquillità durante il periodo di noleggio.
Infine, i veicoli diesel offrono spesso un migliore valore di rivendita. Grazie alla loro popolarità e alla richiesta sul mercato dei veicoli diesel, è possibile ottenere un buon prezzo di rivendita quando si decide di restituire il veicolo a termine del noleggio a lungo termine.
Nonostante la crescente consapevolezza dell’impatto ambientale e gli incentivi per l’adozione di veicoli elettrici, il diesel continua ad essere una scelta dominante nel settore del noleggio a lungo termine. Tuttavia, è importante sottolineare che ci sono stati sviluppi significativi nel settore del diesel per ridurre le emissioni nocive.
I produttori automobilistici hanno lavorato incessantemente per sviluppare motori diesel più puliti e rispettosi dell’ambiente. Ad esempio, molte auto diesel moderne sono dotate di sistemi di trattamento dei gas di scarico che riducono significativamente le emissioni di particolato e di ossidi di azoto. Inoltre, sono stati introdotti carburanti diesel di qualità superiore, che contribuiscono a una combustione più pulita e ad una riduzione delle emissioni.
In conclusione, il diesel continua a dominare il settore del noleggio a lungo termine grazie ai suoi numerosi vantaggi, come l’efficienza dei consumi, la durata del motore e la buona resa di rivendita. Nonostante i recenti sviluppi nel settore per ridurre le emissioni del diesel, la sua popolarità rimane alta tra i consumatori.
Il noleggio a lungo termine è un settore in forte crescita, e sembra che il diesel abbia ancora il dominio in questo mercato. Tuttavia, è importante considerare anche le alternative più ecologiche, come i veicoli elettrici, che stanno guadagnando sempre più popolarità. La scelta del carburante giusto dipende dalle esigenze individuali di ciascun cliente.
Se sei alla ricerca di un’opzione conveniente e che ti permetta di avere un veicolo sempre nuovo senza doverti preoccupare di spese extra, allora il noleggio a lungo termine potrebbe essere la soluzione ideale per te. Assicurati di fare una ricerca approfondita e valutare attentamente le tue esigenze prima di prendere una decisione.
In conclusione, il noleggio a lungo termine è una soluzione conveniente e flessibile per chiunque sia alla ricerca di un veicolo senza le preoccupazioni legate alla proprietà. Sia che tu scelga il diesel o le alternative elettriche, ricorda sempre di fare una scelta informata che sia in linea con le tue esigenze specifiche.
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Oggi vogliamo condividere con te un’emozionante opportunità offerta da LeasePlan, leader mondiale nella gestione di flotte e noleggio auto. LeasePlan, infatti, si dimostra la soluzione perfetta anche per le nuove aziende.
Se hai appena costituito la tua azienda, potresti pensare che accedere a servizi come il noleggio a lungo termine possa essere complicato. Tuttavia, siamo lieti di informarti che con LeasePlan puoi ottenere il noleggio a lungo termine, indipendentemente dalla tua situazione aziendale.
La partnership con LeasePlan rende possibile ottenere tutti i vantaggi del noleggio a lungo termine, anche se sei una società di nuova costituzione. In questo caso, l’unico parametro da rispettare sarà il pagamento anticipato di 5 mensilità.
Ecco perché questa potrebbe essere la soluzione perfetta per te:
Non importa se sei un’azienda di nuova costituzione, LeasePlan è qui per aiutarti ad accedere al noleggio a lungo termine senza complicazioni. Siamo pronti a fornirti un’offerta personalizzata che si adatti alle tue esigenze specifiche.
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Stai pensando di noleggiare un’auto a lungo termine? Ci sono alcune cose importanti da considerare, e una di esse è la franchigia assicurativa: cosa devi sapere? Non preoccuparti, siamo qui per spiegarti tutto in modo semplice e chiaro!
Quindi, cos’è esattamente questa “franchigia assicurativa” di cui tanto si parla? Bene, è la quota di spesa che dovresti coprire personalmente in caso di danni all’auto noleggiata. Immagina di avere un piccolo incidente stradale o di causare un graffio all’auto: dovrai pagare una determinata somma di denaro prima che l’assicurazione si prenda cura del resto delle spese.
La franchigia può variare a seconda della compagnia di noleggio, del tipo di veicolo e delle condizioni del contratto. Solitamente, se scegli una franchigia più bassa, il costo del noleggio sarà più elevato, mentre se opti per una franchigia più alta, il costo del noleggio sarà più basso. Sta a te trovare il giusto equilibrio tra prezzo e protezione.
Ora, non temere! Ci sono alcune cose che puoi fare per ridurre il rischio di dover pagare una franchigia elevata. Ad esempio, puoi considerare l’acquisto di una copertura assicurativa supplementare. Esistono opzioni come un’assicurazione senza franchigia o una copertura ridotta della franchigia. Naturalmente, queste opzioni comportano costi aggiuntivi, ma potrebbero offrirti una maggiore tranquillità finanziaria in caso di incidenti o danni.
Un altro suggerimento importante è quello di fare sempre un controllo completo dell’auto al momento del ritiro. Assicurati di segnalare qualsiasi danno preesistente al personale della compagnia di noleggio. Questo ti aiuterà a evitare dispute sulla responsabilità dei danni che potrebbero influire sulla franchigia. La trasparenza è la chiave!
Ricorda, leggere attentamente i termini e le condizioni del contratto di noleggio è fondamentale. Cerca di capire completamente come funziona la franchigia assicurativa e se è fissata a una cifra fissa o calcolata in base al valore dell’auto. Inoltre, tieni presente che la franchigia può variare a seconda del tipo di danni, come danni al veicolo, furto o danni a terzi.
Quindi, prima di firmare il contratto di noleggio, assicurati di aver compreso tutti i dettagli relativi alla franchigia assicurativa. E non dimenticare di confrontare le offerte di diverse compagnie di noleggio per trovare quella più adatta alle tue esigenze.
Speriamo che queste informazioni ti siano state utili per comprendere meglio la franchigia assicurativa nel noleggio auto a lungo termine. Se hai altre domande o dubbi, siamo qui per aiutarti!
Alla prossima, e buon noleggio! Continua a leggerci sul nostro Blog.
Magari ne hai già sentito parlare nel settore immobiliare, ma ancora non conosci cos’è il Rent to Rent riferito al mercato del noleggio auto. In questo articolo scopriamo insieme come funziona questa formula e perchè si sta rivelando molto vantaggiosa.
Letteralmente Rent to Rent significa “noleggio al noleggio”. Nella pratica, tramite questa formula le aziende di noleggio a breve termine acquisiscono le vetture a noleggio dai “colleghi” del Noleggio a Lungo Termine, invece di acquistarle direttamente.
Inizialmente le case di noleggio a breve termine hanno iniziato a sfruttare questa possibilità per ovviare specialmente al boom di richieste estive ma, a quanto pare, la formula Rent to Rent si è rivelata molto vantaggiosa sotto vari aspetti. E’ per questo motivo che la domanda si è estesa notevolmente anche presso i player più piccoli, che hanno necessità di avere a disposizione mezzi per soddisfare tutte le richieste di noleggio.
Il Rent to Rent, infatti, viene utilizzato non solo per acquisire i veicoli da noleggiare. Per molti operatori, tenere in casa una mini flotta con formula Rent to Rent permette di avere maggiore disponibilità di auto nuove e, allo stesso tempo, contenere i costi operativi. Questa piccola “scorta” di auto, inoltre, consente di “contenere” le auto sostitutive in caso di necessità di manutenzione. In questo caso il Rent to Rent riguarda anche il mondo dei veicoli commerciali.
Quali sono i principali vantaggi di questa formula?
Il Rent to Rent rappresenta anche un’occasione per accrescere i volumi e la flotta gestita, per le aziende di Noleggio a Lungo Termine. Si tratta quindi di una formula win-win che, a quanto pare, è destinata ad espandersi ulteriormente.
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Nonostante la crisi generata dal Covid e poi dal chip shortage, questo dato fa pensare che il mercato del noleggio sia effettivamente una formula molto valida, capace di “resistere” anche a un periodo storico insidioso, con la giusta flessibilità che consente di adattarsi ai cambiamenti repentini e agli imprevisti del mercato.
Il noleggio nel 2021 ha immatricolato il 20,3% di auto in più rispetto al 2020. Bisogna considerare però che nel 2020, causa crisi scatenata dal Covid, il mercato era totalmente azzerato… C’è da dire che il noleggio non ha ancora ripreso il livello di performance del 2019 ma, comunque sia, a confronto con il mercato auto sta facendo numeri nettamente migliori, in costante crescita.
Se consideriamo il numero di immatricolazioni auto totali, vediamo che sono passate da 1.9 milioni nel 2019 a 1.47 milioni nel 2021, con un significativo -23,5%.
In questo contesto, però, il noleggio è l’ambito che ha perso di meno (da 283.183 immatricolazioni nel 2019 a 258.870 nel 2021, con una percentuale di -8,6%).
Ecco qui uno specchietto di sintesi del triennio (su dati Unrae):
2019 | 2020 | 2021 | |
immatricolazioni complessive | 1.928.197 | 1.394.172 | 1.475.393 |
immatricolazioni Nlt | 283.183 | 215.105 | 258.870 |
A inizio 2021 il trend del noleggio era super positivo…ma è stato un anno decisamente altalenante.
I dati di Dataforce ci dicono che nel primo semestre il noleggio auto segnava un + 57% delle immatricolazioni rispetto al 2020. Nell’ultima parte dell’anno, tuttavia, si è registrata una contrazione del saldo positivo.
Nel campo dei veicoli commerciali, nonostante il su e giù del 2021, a fine anno il noleggio ha registrato un +20,28%. Dunque, un dato super positivo rispetto agli altri canali di distribuzione.
Oggi ti abbiamo dato una panoramica sull’andamento di mercato nel 2021: per questa ed altre informazioni sul mondo del Noleggio a Lungo Termine, continua a seguire il nostro Blog Click&Rent.
Alla chiusura del contratto di Noleggio a Lungo Termine, spesso ci viene fatta questa domanda: “Come devo restituire l’auto senza avere penali?”
Ecco perché oggi parliamo di questo aspetto, che viene spesso trascurato dalle agenzie che trattano Noleggio a Lungo Termine. Così il cliente, alla fine del contratto, si trova un pò spaesato e non sa cosa fare al momento della restituzione dell’auto.
Quando restituirai la tua auto, il rischio di incorrere in penali è reale. E’ proprio per questo che è bene sapere sin dall’inizio come evitarle e come comportarsi.
Innanzitutto vogliamo tranquillizzarti. Nessun brand di Noleggio a Lungo Termine vuole fregarti e cercare di guadagnare con piccoli trucchetti e cavilli. È tutto molto trasparente e specificato nel contratto iniziale.
Per prima cosa, il contratto di Noleggio a Lungo Termine prevede la normale usura della vettura.
Sebbene quindi l’auto debba essere restituita nelle medesime condizioni in cui è stata ritirata, sono ammesse alcune imperfezioni dovute al normale utilizzo dell’auto.
Per esempio, sono ammessi:
Nel caso vengano accertati danni maggiori rispetto a quelli accettabili, il tuo contratto potrebbe prevedere il pagamento di una franchigia.
In alternativa, prima della restituzione, dovrai provvedere a far sistemare l’auto. Le manutenzioni sono incluse nel contratto di Noleggio a Lungo Termine. In base al tipo di contratto, dovrai o meno pagare comunque la franchigia prestabilita.
In fase di contrattualizzazione potrai comunque scegliere di azzerare tutte le franchigie, considerando ovviamente che il canone mensile di Noleggio a Lungo Termine in questo caso sarà più alto. Per questo è importante utilizzare un metodo di valutazione professionale e consolidato per valutarne la convenienza o meno.
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Con l’avvento della mobilità elettrica e di nuove forme di stoccaggio di energie rinnovabili, sicuramente la Terra ringrazia per le minori emissioni in gas. Tuttavia, si pone un’altra questione di natura ambientale che riguarda proprio le batterie. Ecco perchè il Parlamento europeo sta lavorando su una nuova Direttiva UE per regolamentare la produzione, il riciclo e lo smaltimento delle batterie.
Innanzitutto, la nuova Direttiva UE stabilisce una distinzione tra i diversi tipi di batterie e propone quattro categorie:
Le batterie, inoltre dovranno avere un etichetta che riporti la loro impronta di carbonio, in modo che l’impatto ambientale di questi dispositivi sia facilmente individuabile.
I dati raccolti nel 2019 mostrano che solamente il 51% delle batterie portatili vendute nei territori dell’UE è stato raccolto per il riciclo. La nuova Direttiva UE prevede l’obbligo di raccolta per i rifiuti provenienti da qualsiasi tipo di batterie, nelle seguenti percentuali:
Per la produzione delle batterie, sono necessarie alcune materie prime particolari: cobalto, nichel, litio e manganese. Si tratta di materiali di importazione e notoriamente di forte impatto ambientale e sociale. A questo proposito, per tutelare i diritti umani collegati ai processi produttivi, la nuova Direttiva UE stabilisce determinati obblighi di diligenza per i produttori. Questi ultimi dovranno rispettare standard di gestione dei rischi legati all’approvvigionamento, alla lavorazione e al commercio di materie prime, sostanze chimiche e materie prime secondarie.
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