Magari ne hai già sentito parlare nel settore immobiliare, ma ancora non conosci cos’è il Rent to Rent riferito al mercato del noleggio auto. In questo articolo scopriamo insieme come funziona questa formula e perchè si sta rivelando molto vantaggiosa.
Letteralmente Rent to Rent significa “noleggio al noleggio”. Nella pratica, tramite questa formula le aziende di noleggio a breve termine acquisiscono le vetture a noleggio dai “colleghi” del Noleggio a Lungo Termine, invece di acquistarle direttamente.
Inizialmente le case di noleggio a breve termine hanno iniziato a sfruttare questa possibilità per ovviare specialmente al boom di richieste estive ma, a quanto pare, la formula Rent to Rent si è rivelata molto vantaggiosa sotto vari aspetti. E’ per questo motivo che la domanda si è estesa notevolmente anche presso i player più piccoli, che hanno necessità di avere a disposizione mezzi per soddisfare tutte le richieste di noleggio.
Il Rent to Rent, infatti, viene utilizzato non solo per acquisire i veicoli da noleggiare. Per molti operatori, tenere in casa una mini flotta con formula Rent to Rent permette di avere maggiore disponibilità di auto nuove e, allo stesso tempo, contenere i costi operativi. Questa piccola “scorta” di auto, inoltre, consente di “contenere” le auto sostitutive in caso di necessità di manutenzione. In questo caso il Rent to Rent riguarda anche il mondo dei veicoli commerciali.
Quali sono i principali vantaggi di questa formula?
Il Rent to Rent rappresenta anche un’occasione per accrescere i volumi e la flotta gestita, per le aziende di Noleggio a Lungo Termine. Si tratta quindi di una formula win-win che, a quanto pare, è destinata ad espandersi ulteriormente.
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Vuoi elettrificare la tua flotta, ma magari non sai da dove cominciare? Ecco tutte le novità di casa Stellantis, pensate proprio per facilitare il processo di elettrificazione flotte.
Grazie alla fusione di vari brand, questo importante gruppo riesce infatti a soddisfare davvero tutte le esigenze pensabili in termini di modelli/segmenti. Nel campo delle flotte aziendali, la proposta in ottica green è volta ad abbassare costi e consumi, garantendo al contempo grande comfort e tecnologia.
La nuovissima ALFA ROMEO TONALE sarà disponibile per l’acquisto a partire da giugno.
Si tratta di un SUV compatto che adotta due forme di ibrido: il mild hybrid 48 Volt e l’ibrido plug-in.
Nel primo caso, la Tonale dispone del nuovo motore Hybrid VGT (Variable Geometry Turbo) 1.5 4 cilindri disponibile con potenze di 130 o 160 CV. Il sistema integra un motore elettrico P2 da 15 kW e 55 N/m, capace di trasmettere moto alle ruote anche a motore termico spento, utile quindi nelle fasi di manovra o decelerazione, ma anche in fase di veleggiamento.
La forma più alta di elettrificazione è invece il Plug-in Hybrid Q4: in questo caso, infatti, la Tonale arriva a ben 275 CV ed è in grado di avere un’autonomia fino a 80 km in ciclo cittadino, in modalità full electric. In termini di velocità, è capace di passare da 0 a 100 in 6,2 secondi.
Già a partire dal 2019, il marchio Citroën si è impegnato molto a livello di proposte hybrid e full electric.
Recentemente si è aggiunta anche la Nuova Citroën C5 X: si tratta di una vettura dal design distintivo e riconoscibile, con carrozzeria che unisce le caratteristiche di berlina, SUV e station wagon.
Tecnologia e comfort al top: la Nuova Citroën C5 X dispone delle tecnologie più avanzate, tra cui le sospensioni attive Citroën Advanced Comfort. E’ disponibile anche una soluzione ibrida plug-in da 225 CV di potenza complessiva cumulata e la possibilità di viaggiare in modalità full electric con autonomia di oltre 50 km* in ciclo WLTP, e consumi dichiarati di 1,5 litri * ogni 100 km (* valori in corso di omologazione).
Alla Nuova Citroën C5 X si affianca Nuovo SUV Citroën C5 Aircross, un riferimento in termini di comfort e modularità. Ha una linea moderna e distintiva, risulta ideale per chi ama la guida più alta e apprezza la tecnologia Advanced Comfort inedita di Citroën. Inoltre, la migliorata propulsione plug-in hybrid, con potenza totale di 225 CV, consente di percorrere fino a 55 km in modalità completamente elettrica.
Anche Jeep propone nuove soluzioni intelligenti per ridurre i consumi delle flotte, godere di vantaggi fiscali e, al contempo, eliminare l’ansia da ricarica.
I due modelli più venduti e noleggiati in Italia sono, attualmente, la Renegade e la Compass. La soluzione 4xe era già presente, ma dal 2022 si aggiunge anche una forma di ibridazione più leggera, ma comunque efficace, chiamata e-Hybrid.
Questa nuova soluzione permette un notevole risparmio, poichè i consumi vengono notevolmente abbassati. Il motore termico è affiancato da un piccolo propulsore elettrico a 48 Volt di tensione.
Il motore elettrico è in grado di recuperare energia, ma anche di muovere le ruote anche a motore termico spento, a patto che la carica della batteria sia sufficiente.
Il SUV medio di Opel presenta un nuovo design: mascherina in nero lucido con gruppi ottici anteriori dal nuovo design e con tecnologia a matrice di LED, che assicura la migliore visibilità notturna e, quindi, anche la massima sicurezza.
Sono disponibili anche nuovi colori e design rinnovato anche per i cerchi.
Opel Grandland dispone di due proposte ibride plug-in: la prima, a due ruote motrici, ha una potenza complessiva di 225 CV, con autonomia in elettrico di 55-57 km; la seconda, a trazione integrale elettrica, arriva a 300 CV e promette un’autonomia in modalità full electric fino a 59 km.
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Oggi scopriamo insieme una NOVITA’: Jeep Renegade e-Hybrid.
Intanto, una piccola premessa: la nuova Jeep Renegade e-Hybrid è assimilabile alla categoria auto mild hybrid.
La prima cosa da sapere sui sistemi mild hybrid (detti anche MHEV) è che, a differenza degli altri apparati ibridi, non c’è alcuna interazione tra il motore elettrico e le ruote. Pertanto l’auto sarà sempre spinta solo e solamente dal motore termico. La piccola unità elettrica si chiama MHSG o BSG (ovvero starter generator).
Il BSG funge sostanzialmente da supporto al propulsore tradizionale (aiutando a ridurne i consumi) migliorando lo spunto ai bassi regimi. Sostituisce in un colpo solo alternatore e motorino d’avviamento, ed è azionato da una cinghia connessa al motore. È inoltre collegato ad un piccolo pacco batteria (da 12 o 48 Volt), che immagazzina energia durante le fasi di frenata (e decelerazione) che restituisce al sistema quando l’unità elettrica entra in azione congiuntamente a quella termica.
Jeep Renegade e-Hybrid è dotata sì del convenzionale starter-generatore a cinghia, che contribuisce a supportare il motore termico. Ma la novità sta nel fatto che ha qualcosa in più rispetto alle tradizionali mild hybrid.
Vediamo cos’ha in più la nuova Jeep Renegade e-Hybrid: un secondo motorino elettrico, a 48 volt di tensione, permette di recuperare energia, ma consente anche frangenti di funzionamento a trazione elettrica, a patto che la carica della batteria sia sufficiente.
Jeep e-Hybrid introduce delle “caratteristiche” elettriche, un mild ispirato all’elettrico e a Renegade 4xe. Queste modalità di funzionamento ti consentono di:
l’e-Hybrid Jeep, dunque, permette di ridurre emissioni di CO2 e consumi fino al 15% rispetto al tradizionale motore termico.
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Con l’avvento della mobilità elettrica e di nuove forme di stoccaggio di energie rinnovabili, sicuramente la Terra ringrazia per le minori emissioni in gas. Tuttavia, si pone un’altra questione di natura ambientale che riguarda proprio le batterie. Ecco perchè il Parlamento europeo sta lavorando su una nuova Direttiva UE per regolamentare la produzione, il riciclo e lo smaltimento delle batterie.
Innanzitutto, la nuova Direttiva UE stabilisce una distinzione tra i diversi tipi di batterie e propone quattro categorie:
Le batterie, inoltre dovranno avere un etichetta che riporti la loro impronta di carbonio, in modo che l’impatto ambientale di questi dispositivi sia facilmente individuabile.
I dati raccolti nel 2019 mostrano che solamente il 51% delle batterie portatili vendute nei territori dell’UE è stato raccolto per il riciclo. La nuova Direttiva UE prevede l’obbligo di raccolta per i rifiuti provenienti da qualsiasi tipo di batterie, nelle seguenti percentuali:
Per la produzione delle batterie, sono necessarie alcune materie prime particolari: cobalto, nichel, litio e manganese. Si tratta di materiali di importazione e notoriamente di forte impatto ambientale e sociale. A questo proposito, per tutelare i diritti umani collegati ai processi produttivi, la nuova Direttiva UE stabilisce determinati obblighi di diligenza per i produttori. Questi ultimi dovranno rispettare standard di gestione dei rischi legati all’approvvigionamento, alla lavorazione e al commercio di materie prime, sostanze chimiche e materie prime secondarie.
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Le auto ibride plug-in sono un’ottima soluzione: ti permettono di guidare in elettrico anche per lunghi tratti, senza rinunciare alla sicurezza di un serbatoio diesel/benzina a disposizione! Tutto bello ma…la domanda sorge spontanea : “Quali sono le auto ibride plug-in più economiche?“
Vediamo insieme quali sono le auto ibride plug-in più vantaggiose sul mercato, al netto degli incentivi…
Devi considerare innanzitutto che si tratta di auto piuttosto costose, che vanno mediamente dai 30.000€ in su. Nonostante ciò, tra promozioni ed incentivi, si riescono a trovare delle offerte super vantaggiose. Questo anche perchè si sta cercando di promuovere e incentivare sempre di più l’utilizzo di mezzi con alimentazione elettrica.
Ecco qui una lista delle auto ibride più economiche, con un prezzo di listino inferiore a 40.000€:
La lista serve solo a darti una piccola panoramica di quello che offre il mercato. Se vuoi approfondire l’argomento, continua a seguire il nostro blog, oppure vai alle offerte sempre aggiornate sul nostro sito Click&Rent. Per qualsiasi altra informazione, non esitare a contattarci: potrai scoprire tutte le caratteristiche dell’auto che più ti piace in questo momento, così potrai sapere se fa davvero per te!
Se stai leggendo questo articolo, probabilmente vorresti noleggiare un’auto elettrica, ma hai ancora dei dubbi su come fare per ricaricarla…oppure hai sentito parlare di Wallbox e vuoi sapere cos’è e come funziona.
Magari temi che sia difficile usare la Wallbox, oppure non sei sicuro di poterla installare a casa tua.
Hai ragione ad informarti bene, perché è davvero importante guidare senza pensieri e godersi appieno tutti i confort di un’auto elettrica, senza “ansia da ricarica”.
Bene, qualunque sia il tuo caso, oggi ti aiutiamo con una guida pratica, che ti spiega passo passo come sia facile usare una wallbox (ovvero una colonnina di ricarica domestica).
Innanzitutto ti tranquillizziamo con questo dato: in media gli automobilisti italiani percorrono circa 40km al giorno con la loro auto. La maggior parte delle auto elettriche garantiscono un’autonomia superiore ai 100km, perciò il timore di “restare a secco” già un po’ svanisce…
Con una colonnina di ricarica domestica, poi, passa proprio tutta la paura!
Devi sapere che esistono due modi di ricaricare la tua auto elettrica a casa:
1. Tramite normale presa domestica, con una spina shuko
2. Con una wallbox, un dispositivo di ricarica a parete (colonnina)
Chiaramente noi consigliamo una wallbox per ragioni di maggior sicurezza: la wallbox infatti è progettata per garantire l’equilibrio del carico di assorbimento fra casa e veicolo. Inoltre viene collegata al contatore tramite cavi più spessi, che resistono agli sbalzi di calore.
Detto questo, ecco qui le istruzioni per l’uso della wallbox:
Bene, con questa rapida guida dovresti sentirti già molto meglio…se hai ancora dubbi o vuoi approfondire ancora meglio l’argomento, contattaci e ti daremo tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Per tutto il resto, guarda sul nostro sito le offerte di auto Elettriche e Ibride Click&Rent, oppure continua a seguirci sul nostro blog.
Quali sono le sigle e gli acronimi più usati, quando si parla di mobilità elettrica? Sicuramente ti sarà capitato di leggere diciture di questo tipo: BEV, MHEV, LEV, ecc…
Se ti stai chiedendo cosa significano, allora questo è l’articolo che fa per te! Scopriamolo insieme…
Vediamo qui nel dettaglio alcune delle sigle più gettonate: vedrai che poi sarà tutto molto più chiaro.
Con il termine BEV (Battery Electric Vehicles) o semplicemente EV (Electric Vehicles) si intendono le auto al 100% elettriche. La sigla comprende i veicoli mossi soltanto da una batteria e che non hanno motore termico.
Con l’acronimo PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicles) si identificano le auto ibride plug-in, ovvero vetture caratterizzate da un motore termico e da uno o più motori elettrici, che ricaricano le batterie dall’esterno (da qui plug-in).
MHEV (Mild Hybrid Electric Vehicles) definisce invece le auto Mild Hybrid. Questi veicoli muovono le ruote solo con il motore termico. A differenza delle benzina e diesel tradizionali, però, hanno anche un’unità elettrica, che fornisce coppia addizionale e favorisce consumi ed emissioni.
Parlando di mobilità elettrica in generale, si sta diffondendo anche l’utilizzo della sigla PEV. Questa identifica tutti i “veicoli con la spina” (che si ricaricano dall’esterno): parliamo di mezzi Plug-in Hybrid e 100% elettrici.
LEV è una sigla più generica: comprende tutti i Low Emission Vehicles. Ecco qua tutte le categorie considerate LEV: in generale le auto green, che possono essere elettrificate, oppure alimentate da metano e GPL, o ancora termiche di ultima generazione e a basse emissioni.
Questa sigla non riguarda la mobilità elettrica, ma la includiamo per maggior completezza. ICE contraddistingue gli Internal Combustion Engines (ICE): motori a combustione interna, benzina e diesel. In altre parole, definisce le auto più tradizionali.
Bene, per il momento ci fermiamo qui: questo articolo è già denso denso di nozioni. Prenditi tutto il tempo per metabolizzarle!
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Al netto di una quota di mercato delle elettriche che può ritenersi ancora irrisoria, contro il 57% di quota delle auto benzina, il 17% di un diesel in costante e inesorabile calo, contro un mondo elettrificato questo sì in crescita e a 23%, il dato Tesla va contestualizzato. Come mai così tanto successo?
Per la prima volta Tesla entra nella classifica delle auto più vendute in Europa. Questo dato a quanto pare non è un caso….
Come mai?
Il grande successo di Tesla pare sia stato favorito da 3 fattori fondmentali:
Bilancio annuale 2021: la posizione forte di Tesla sul mercato europeo (-25% dei volumi a settembre rispetto al 2020, a 964.800 esemplari), al di là dell’exploit in un singolo mese, è descritta da una quota di mercato tra le elettriche pari al 24%, davanti al 22% detenuto da Volkswagen, il 13% di Stellantis e quasi l’11% in capo a Hyundai-Kia.
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Se hai un’auto elettrica o stai pensando di noleggiarla, ci sono alcune curiosità che dovresti proprio sapere.
💦 Ti sei mai chiesto se un’auto elettrica si lava allo stesso modo delle auto classiche?
Siamo abituati a gesti quasi automatici con le nostre auto a benzina o diesel e ormai non ci facciamo più domande riguardo ad alcuni temi…
In ogni caso, sappi che le auto elettriche non devono essere lavate con prodotti particolari o strane diavolerie, ma di certo richiedono alcuni accorgimenti che vanno rispettati.
Preferisci lavare la tua auto manualmente, oppure ti affidi a qualche autolavaggio?
⬇️ Scopri qui sotto i consigli che fanno per te!
🟠LAVAGGIO A MANO:
🔸 Chiudere perfettamente tutte le porte e i finestrini
🔸 Disattivare la disponibilità della trazione
🔸 NON lavare MAI la macchina quando è collegata per la ricarica di energia elettrica
🔸 Chiudere la presa di ricarica e scollegare il cavo
🔸 Disabilitare tassativamente la programmazione del clima
🔵LAVAGGIO IN TUNNEL, PORTALI E AUTOLAVAGGI AD ALTA PRESSIONE O ACQUA CALDA:
🔹 Il getto deve essere indirizzato ad almeno 40 cm di distanza
🔹 Il getto sulle lenti e sui sensori ADAS deve essere indirizzato a non meno di 10 centimetri
🔹 La temperatura dell’acqua non deve avere superare ai 60°C
🔹 Il getto non deve mai essere indirizzato sui cavi ad alta tensione o a 12V
🔹 La pressione deve essere al massimo di 100 bar
⚠️ Bene, quindi adesso sai che puoi lavare la tua auto elettrica in qualsiasi modo, ma con queste accortezze importantissime per la tua sicurezza e il corretto utilizzo della tua auto.
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La nuova serie di 5oo nasce dalla partnership tra il brand FIAT e RED, progetto del Global Fund volto alla raccolta di risorse da destinare alla lotta alle pandemie, con particolare riguardo all’AIDS e Covid-19.
Tutta la serie della famiglia (500) RED, quindi, diventa così la più etica e speciale: ogni volta che scegli un prodotto (RED), il tuo acquisto attiva una donazione al fondo globale per supportare una serie di servizi di prevenzione, trattamento, consulenza, test, istruzione e assistenza alle comunità più bisognose.
Ecco qui tutte le novità:
500 Elettrica (RED) a 399€/mese IVA inclusa, con un Leasys Miles:
Servizi inclusi:
Niente male, vero? Se ti interessa, contattaci per avere un preventivo personalizzato: noi di Click&Rent saremo felici di trovare la soluzione più adatta a te.
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