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Le Case Auto Sono Stufe: Il Futuro delle Auto Elettriche

Le Case Auto Sono Stufe: Il Futuro delle Auto Elettriche
Il futuro delle auto elettriche

La transizione verso un’industria automobilistica più sostenibile è in corso, e sempre più case automobilistiche stanno abbracciando l’era delle automobili elettriche. Un recente articolo di Fleet Magazine, intitolato “Le Case Auto Sono Stufe”, affronta questo argomento interessante e opportuno.

La decisione del governo britannico, guidato dal primo ministro Rishi Sunak e dai Tories, relativa a posticipare il ban alle auto endotermiche dal 2030 al 2035 può aver fatto la felicità di alcuni nel Regno Unito, ma sicuramente non quella delle case auto. Le quali, anche in seguito alla battaglia all’interno dell’UE che si è tenuta negli scorsi mesi, sono stufe. Di cosa? Dei continui cambi di posizioni relativi a che tecnologia implementare sulle vetture. E ora chiedono chiarezza e fermezza nelle decisioni sulla strada da percorrere per le auto del futuro.

Da Fleetmagazine.it

In questo articolo, esploreremo il futuro delle automobili elettriche e come i produttori automobilistici stanno rispondendo alla crescente domanda di veicoli elettrici.

Il Passaggio verso le Automobili Elettriche

L’importanza della Sostenibilità

Negli ultimi anni, l’attenzione globale si è spostata verso la sostenibilità e la riduzione delle emissioni di gas serra. Le automobili tradizionali, alimentate da motori a combustione interna, sono state identificate come una delle principali fonti di inquinamento atmosferico. Di conseguenza, i governi di tutto il mondo stanno adottando politiche e incentivi per promuovere il passaggio verso veicoli più puliti ed efficienti dal punto di vista energetico, come le automobili elettriche.

Le Case Automobilistiche Abbracciano il Cambiamento

Le case automobilistiche, consapevoli di questa tendenza e delle richieste dei consumatori, stanno investendo sempre di più nella produzione di automobili elettriche. Marchi rinomati come Tesla, Nissan, BMW e molti altri hanno lanciato con successo modelli di veicoli elettrici che stanno guadagnando popolarità tra i consumatori. Queste case automobilistiche stanno dimostrando un impegno concreto verso un futuro più sostenibile.

I Vantaggi delle Automobili Elettriche

Zero Emissioni, Aria Più Pulita

Le automobili elettriche sono alimentate da energia elettrica, che può essere prodotta da fonti rinnovabili come il sole e il vento. Questo significa che le automobili elettriche non emettono gas di scarico nocivi nell’atmosfera, contribuendo così a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’inquinamento.

Costi Di Gestione Inferiori

Sebbene le automobili elettriche abbiano un costo iniziale più elevato rispetto ai veicoli tradizionali, i costi di gestione sono generalmente inferiori. I veicoli elettrici richiedono meno manutenzione grazie alla semplicità del motore elettrico. Inoltre, il costo dell’elettricità per ricaricare un’automobile elettrica è solitamente inferiore rispetto al costo della benzina o del diesel.

Esperienza di Guida Silenziosa e Confortevole

Un altro vantaggio delle automobili elettriche è l’esperienza di guida silenziosa e confortevole che offrono. Gli motori elettrici sono molto più silenziosi rispetto ai motori a combustione interna, il che rende il viaggio più rilassante e piacevole. Inoltre, le automobili elettriche sono dotate di tecnologie innovative che migliorano il comfort di guida, come regolazione automatica della temperatura e connettività avanzata.

Sfide e Opportunità per le Case Automobilistiche

Infrastrutture di Ricarica

Una delle principali sfide per la diffusione delle automobili elettriche è la disponibilità di un’infrastruttura di ricarica adeguata. È importante che i governi, le aziende energetiche e le case automobilistiche lavorino insieme per sviluppare una rete di stazioni di ricarica accessibili e convenienti per gli utenti di veicoli elettrici.

Autonomia delle Batterie

Un’altra sfida che le case automobilistiche devono affrontare riguarda l’autonomia delle batterie. Nonostante siano stati fatti notevoli progressi nelle tecnologie delle batterie, molti consumatori sono ancora preoccupati per la durata delle batterie e l’intervallo di percorrenza delle automobili elettriche. È fondamentale che i produttori automobilistici continuino a investire nella ricerca e nello sviluppo di batterie sempre più performanti.

Conclusioni

Il futuro delle automobili elettriche sembra promettente e le case automobilistiche stanno facendo passi concreti verso la sostenibilità. Le automobili elettriche offrono numerosi vantaggi, come zero emissioni, costi di gestione inferiori e un’esperienza di guida confortevole. Tuttavia, ci sono ancora sfide da superare, come l’infrastruttura di ricarica e l’autonomia delle batterie. Con ulteriori investimenti e l’impegno dei produttori automobilistici, il futuro delle automobili elettriche potrebbe essere ancora più brillante.

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Le Bubble Cars: piccole meraviglie su quattro ruote

Introduzione

Le bubble cars, o auto a bolla, rappresentano un affascinante capitolo nella storia dell’industria automobilistica. Davvero delle piccole meraviglie su quattro ruote: veicoli compatti e dal design unico che hanno catturato l’immaginazione delle persone negli anni ’50 e ’60, offrendo una soluzione economica ed efficiente per la mobilità personale. In questo articolo, esploreremo cosa sono le bubble cars, il loro background storico e il loro impatto sulla società.

Un’idea innovativa

Le bubble cars furono concepite come una risposta pratica alla scarsità di carburante e alla necessità di un trasporto personale accessibile dopo la Seconda Guerra Mondiale. Progettate per essere economiche, efficienti e facili da guidare, queste vetture occupavano uno spazio ridotto sulla strada e richiedevano meno carburante rispetto alle auto tradizionali. Le bubble cars ottennero un grande successo, specialmente in Europa, dove furono adottate come alternativa economica alle tradizionali automobili.

Eredità e ritorno alla ribalta

Nonostante la loro popolarità iniziale, la produzione di bubble cars diminuì negli anni ’60 a causa dell’aumento della prosperità economica e della disponibilità di automobili più grandi e potenti. Tuttavia, negli ultimi anni, c’è stato un rinnovato interesse per questi veicoli unici. Alcuni produttori automobilistici hanno iniziato a reinterpretare il concetto delle bubble cars per adattarle alle esigenze moderne di mobilità urbana sostenibile.

Le moderne bubble cars

Le attuali bubble cars sono veicoli a motore compatti e ultraleggeri, progettati principalmente per il trasporto individuale. Mantengono il loro design futuristico, che presenta una cabina completamente chiusa e trasparente, spesso realizzata con materiali leggeri e resistenti come il policarbonato. Questa struttura a cupola trasparente offre un’ampia visuale dell’ambiente circostante, creando un’esperienza di guida unica e immersiva.

Caratteristiche e Tecnologia

Le bubble cars sono solitamente elettriche o ibride, alimentate da batterie ricaricabili. Grazie alle loro dimensioni compatte, sono in grado di muoversi agilmente nel traffico urbano e di trovare parcheggio anche negli spazi più ridotti. Molti modelli di bubble cars sono dotati di tecnologie all’avanguardia, come sistemi di guida autonoma, connettività Internet e applicazioni mobili per la gestione del veicolo. Alcuni prototipi addirittura sfruttano l’intelligenza artificiale per offrire una guida più sicura ed efficiente.

Potenziali Vantaggi delle Bubble Cars

  1. Sostenibilità: Le bubble cars elettriche contribuiscono alla riduzione delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico, promuovendo una mobilità più sostenibile.
  2. Efficienza energetica: Grazie al loro peso ridotto e alla tecnologia di propulsione avanzata, le bubble cars possono essere estremamente efficienti dal punto di vista energetico, consentendo un minor consumo di carburante o di energia elettrica.
  3. Riduzione del traffico: L’utilizzo diffuso di bubble cars potrebbe ridurre la congestione stradale, in quanto occupano meno spazio rispetto alle tradizionali automobili.
  4. Esperienza di guida innovativa: La cabina trasparente delle bubble cars offre una visuale panoramica, creando un’esperienza di guida coinvolgente e piacevole.

Speriamo che questo articolo sulle bubble cars ti sia piaciuto: per queste ed altre informazioni e novità sul mondo auto, rimani sintonizzato e continua a seguirci sul nostro Blog.

Cos’è il Rent to Rent?

Scopriamo cos’è il Rent to Rent e perchè questa formula è in crescita nel settore del noleggio auto.

Affari foto creata da prostooleh – it.freepik.com

Magari ne hai già sentito parlare nel settore immobiliare, ma ancora non conosci cos’è il Rent to Rent riferito al mercato del noleggio auto. In questo articolo scopriamo insieme come funziona questa formula e perchè si sta rivelando molto vantaggiosa.

Cos’è il Rent to Rent

Letteralmente Rent to Rent significa “noleggio al noleggio”. Nella pratica, tramite questa formula le aziende di noleggio a breve termine acquisiscono le vetture a noleggio dai “colleghi” del Noleggio a Lungo Termine, invece di acquistarle direttamente.

Inizialmente le case di noleggio a breve termine hanno iniziato a sfruttare questa possibilità per ovviare specialmente al boom di richieste estive ma, a quanto pare, la formula Rent to Rent si è rivelata molto vantaggiosa sotto vari aspetti. E’ per questo motivo che la domanda si è estesa notevolmente anche presso i player più piccoli, che hanno necessità di avere a disposizione mezzi per soddisfare tutte le richieste di noleggio.

Piccola flotta Rent to Rent

Il Rent to Rent, infatti, viene utilizzato non solo per acquisire i veicoli da noleggiare. Per molti operatori, tenere in casa una mini flotta con formula Rent to Rent permette di avere maggiore disponibilità di auto nuove e, allo stesso tempo, contenere i costi operativi. Questa piccola “scorta” di auto, inoltre, consente di “contenere” le auto sostitutive in caso di necessità di manutenzione. In questo caso il Rent to Rent riguarda anche il mondo dei veicoli commerciali.

Rent to rent: perchè è vantaggioso?

Quali sono i principali vantaggi di questa formula?

  • maggiore flessibilità nell’offerta
  • investimenti contenuti (considerando i vantaggi del NLT)
  • maggiore disponibilità di mezzi per gestire i picchi di offerta
  • possibilità di ottenere anche veicoli elettrici e ibridi senza grandi esborsi

Il Rent to Rent rappresenta anche un’occasione per accrescere i volumi e la flotta gestita, per le aziende di Noleggio a Lungo Termine. Si tratta quindi di una formula win-win che, a quanto pare, è destinata ad espandersi ulteriormente.

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Vuoi elettrificare la tua flotta? Ecco le novità di casa Stellantis

Se stai pensando di elettrificare la tua flotta aziendale, in casa Stellantis ci sono importanti novità in merito.

Auto foto creata da tawatchai07 – it.freepik.com

Vuoi elettrificare la tua flotta, ma magari non sai da dove cominciare? Ecco tutte le novità di casa Stellantis, pensate proprio per facilitare il processo di elettrificazione flotte.

Grazie alla fusione di vari brand, questo importante gruppo riesce infatti a soddisfare davvero tutte le esigenze pensabili in termini di modelli/segmenti. Nel campo delle flotte aziendali, la proposta in ottica green è volta ad abbassare costi e consumi, garantendo al contempo grande comfort e tecnologia.

Le proposte Stellantis per elettrificare la tua flotta

ALFA ROMEO TONALE

La nuovissima ALFA ROMEO TONALE sarà disponibile per l’acquisto a partire da giugno.

Si tratta di un SUV compatto che adotta due forme di ibrido: il mild hybrid 48 Volt e l’ibrido plug-in.

Nel primo caso, la Tonale dispone del nuovo motore Hybrid VGT (Variable Geometry Turbo) 1.5 4 cilindri disponibile con potenze di 130 o 160 CV. Il sistema integra un motore elettrico P2 da 15 kW e 55 N/m, capace di trasmettere moto alle ruote anche a motore termico spento, utile quindi nelle fasi di manovra o decelerazione, ma anche in fase di veleggiamento.

La forma più alta di elettrificazione è invece il Plug-in Hybrid Q4: in questo caso, infatti, la Tonale arriva a ben 275 CV ed è in grado di avere un’autonomia fino a 80 km in ciclo cittadino, in modalità full electric. In termini di velocità, è capace di passare da 0 a 100 in 6,2 secondi.

NUOVA CITROËN C5 X E NUOVO SUV C5 AIRCROSS

Già a partire dal 2019, il marchio Citroën si è impegnato molto a livello di proposte hybrid e full electric.

Recentemente si è aggiunta anche la Nuova Citroën C5 X: si tratta di una vettura dal design distintivo e riconoscibile, con carrozzeria che unisce le caratteristiche di berlina, SUV e station wagon.

Tecnologia e comfort al top: la Nuova Citroën C5 X dispone delle tecnologie più avanzate, tra cui le sospensioni attive Citroën Advanced Comfort. E’ disponibile anche una soluzione ibrida plug-in da 225 CV di potenza complessiva cumulata e la possibilità di viaggiare in modalità full electric con autonomia di oltre 50 km* in ciclo WLTP, e consumi dichiarati di 1,5 litri * ogni 100 km (* valori in corso di omologazione).

Alla Nuova Citroën C5 X si affianca Nuovo SUV Citroën C5 Aircross, un riferimento in termini di comfort e modularità. Ha una linea moderna e distintiva, risulta ideale per chi ama la guida più alta e apprezza la tecnologia Advanced Comfort inedita di Citroën. Inoltre, la migliorata propulsione plug-in hybrid, con potenza totale di 225 CV, consente di percorrere fino a 55 km in modalità completamente elettrica.

NUOVE JEEP E-HYBRID

Anche Jeep propone nuove soluzioni intelligenti per ridurre i consumi delle flotte,  godere di vantaggi fiscali e, al contempo, eliminare l’ansia da ricarica.

I due modelli più venduti e noleggiati in Italia sono, attualmente, la Renegade e la Compass. La soluzione 4xe era già presente, ma dal 2022 si aggiunge anche una forma di ibridazione più leggera, ma comunque efficace, chiamata e-Hybrid.

Questa nuova soluzione permette un notevole risparmio, poichè i consumi vengono notevolmente abbassati. Il motore termico è affiancato da un piccolo propulsore elettrico a 48 Volt di tensione.

Il  motore elettrico è in grado di recuperare energia, ma anche di muovere le ruote anche a motore termico spento, a patto che la carica della batteria sia sufficiente.

OPEL GRANDLAND HYBRID

Il SUV medio di Opel presenta un nuovo design: mascherina in nero lucido con gruppi ottici anteriori dal nuovo design e con tecnologia a matrice di LED, che assicura la migliore visibilità notturna e, quindi, anche la massima sicurezza.

Sono disponibili anche nuovi colori e design rinnovato anche per i cerchi.

Opel Grandland dispone di due proposte ibride plug-in: la prima, a due ruote motrici, ha una potenza complessiva di 225 CV, con autonomia in elettrico di 55-57 km; la seconda, a trazione integrale elettrica, arriva a 300 CV e promette un’autonomia in modalità full electric fino a 59 km.

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NOVITA’: Jeep Renegade e-Hybrid

Jeep Renegade e-Hybrid: scopriamo insieme questa novità automotive

Jeep Renegade 2022

Oggi scopriamo insieme una NOVITA’: Jeep Renegade e-Hybrid.

Intanto, una piccola premessa: la nuova Jeep Renegade e-Hybrid è assimilabile alla categoria auto mild hybrid.

La prima cosa da sapere sui sistemi mild hybrid (detti anche MHEV) è che, a differenza degli altri apparati ibridi, non c’è alcuna interazione tra il motore elettrico e le ruote. Pertanto l’auto sarà sempre spinta solo e solamente dal motore termico. La piccola unità elettrica si chiama MHSG o BSG (ovvero starter generator).

Più spinta, meno consumi

Il BSG funge sostanzialmente da supporto al propulsore tradizionale (aiutando a ridurne i consumi) migliorando lo spunto ai bassi regimi. Sostituisce in un colpo solo alternatore e motorino d’avviamento, ed è azionato da una cinghia connessa al motore. È inoltre collegato ad un piccolo pacco batteria (da 12 o 48 Volt), che immagazzina energia durante le fasi di frenata (e decelerazione) che restituisce al sistema quando l’unità elettrica entra in azione congiuntamente a quella termica.

NOVITA’ Jeep Renegade e-Hybrid

Jeep Renegade e-Hybrid è dotata sì del convenzionale starter-generatore a cinghia, che contribuisce a supportare il motore termico. Ma la novità sta nel fatto che ha qualcosa in più rispetto alle tradizionali mild hybrid.

Motori

Vediamo cos’ha in più la nuova Jeep Renegade e-Hybrid: un secondo motorino elettrico, a 48 volt di tensione, permette di recuperare energia, ma consente anche frangenti di funzionamento a trazione elettrica, a patto che la carica della batteria sia sufficiente.

Qualità “elettriche”

Jeep e-Hybrid introduce delle “caratteristiche” elettriche, un mild ispirato all’elettrico e a Renegade 4xe. Queste modalità di funzionamento ti consentono di:

  • parcheggiare mediante la trazione del motorino elettrico,
  • avanzare nel traffico, in coda, nelle fasi di stop&go, 
  • muoversi in retromarcia in elettrico,
  • avviare l’auto e percorrere i primi metri.
  • l’apporto elettrico fa sì che tra 0 giri/min e il regime del minimo (solitamente 700-800 giri/min) sia l’unità elettrica a muovere il veicolo

l’e-Hybrid Jeep, dunque, permette di ridurre emissioni di CO2 e consumi fino al 15% rispetto al tradizionale motore termico.

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Batterie: nuova Direttiva UE

Vediamo come la nuova Direttiva UE regolamenterà produzione, riciclo e smaltimento delle batterie

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Con l’avvento della mobilità elettrica e di nuove forme di stoccaggio di energie rinnovabili, sicuramente la Terra ringrazia per le minori emissioni in gas. Tuttavia, si pone un’altra questione di natura ambientale che riguarda proprio le batterie. Ecco perchè il Parlamento europeo sta lavorando su una nuova Direttiva UE per regolamentare la produzione, il riciclo e lo smaltimento delle batterie.

Tipi di batterie

Innanzitutto, la nuova Direttiva UE stabilisce una distinzione tra i diversi tipi di batterie e propone quattro categorie:

  1. Batterie per autoveicoli
  2. Batteria per mezzi di trasporto leggeri (es. bici e scooter elettrici)
  3. Batterie industriali (per accumulo di energia o alimentazione di veicoli elettrici)
  4. Batterie portatili (possono essere trasportate a mano e sono sigillate)

Le batterie, inoltre dovranno avere un etichetta che riporti la loro impronta di carbonio, in modo che l’impatto ambientale di questi dispositivi sia facilmente individuabile.

Come riciclare le batterie?

I dati raccolti nel 2019 mostrano che solamente il 51% delle batterie portatili vendute nei territori dell’UE è stato raccolto per il riciclo. La nuova Direttiva UE prevede l’obbligo di raccolta per i rifiuti provenienti da qualsiasi tipo di batterie, nelle seguenti percentuali:

  • 70% di riciclo dal 2025 per le batterie industriali e automobilistiche
  • 80% di riciclo dal 2030 per le batterie industriali e automobilistiche
  • 75% di riciclo dal 2025 per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri
  • 85% di riciclo dal 2030 per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri

Materie prime e diritti umani

Per la produzione delle batterie, sono necessarie alcune materie prime particolari: cobalto, nichel, litio e manganese. Si tratta di materiali di importazione e notoriamente di forte impatto ambientale e sociale. A questo proposito, per tutelare i diritti umani collegati ai processi produttivi, la nuova Direttiva UE stabilisce determinati obblighi di diligenza per i produttori. Questi ultimi dovranno rispettare standard di gestione dei rischi legati all’approvvigionamento, alla lavorazione e al commercio di materie prime, sostanze chimiche e materie prime secondarie.

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Quali sono le auto ibride plug-in più economiche?

Scopri le ibride plug-in più economiche, con prezzi sotto i 40.000€

Le auto ibride plug-in sono un’ottima soluzione: ti permettono di guidare in elettrico anche per lunghi tratti, senza rinunciare alla sicurezza di un serbatoio diesel/benzina a disposizione! Tutto bello ma…la domanda sorge spontanea : “Quali sono le auto ibride plug-in più economiche?

Vediamo insieme quali sono le auto ibride plug-in più vantaggiose sul mercato, al netto degli incentivi…

Devi considerare innanzitutto che si tratta di auto piuttosto costose, che vanno mediamente dai 30.000€ in su. Nonostante ciò, tra promozioni ed incentivi, si riescono a trovare delle offerte super vantaggiose. Questo anche perchè si sta cercando di promuovere e incentivare sempre di più l’utilizzo di mezzi con alimentazione elettrica.

Ibride plug-in sotto i 40.000€

Ecco qui una lista delle auto ibride più economiche, con un prezzo di listino inferiore a 40.000€:

  • BMW SERIE 2 ACTIVE TOURER: listino di partenza 39.600€
  • CUPRA FORMENTOR: listino di partenza 39.200€
  • CUPRA LEON: listino di partenza 39.150€
  • FORD KUGA: listino di partenza 38.800€
  • HYUNDAI IONIQ: listino di partenza 37.600€
  • JEEP RENEGADE: listino di partenza 39.500€
  • KIA NIRO: listino di partenza 36.250€
  • KIA XCEED e KIA CEED: listino di partenza 36.250€
  • MG EHS: listino di partenza 36.290€
  • OPEL ASTRA: listino di partenza 35.300€
  • PEUGEOT 308: listino di partenza 36.750€
  • RENAULT CAPTUR: listino di partenza 34.000€
  • RENAULT MEGANE: listino di partenza 37.250€
  • SEAT LEON: listino di partenza 36.700€
  • SKODA OCTAVIA: listino di partenza 38.450€
  • VOLKSWAGEN GOLF: listino di partenza 39.950€

La lista serve solo a darti una piccola panoramica di quello che offre il mercato. Se vuoi approfondire l’argomento, continua a seguire il nostro blog, oppure vai alle offerte sempre aggiornate sul nostro sito Click&Rent. Per qualsiasi altra informazione, non esitare a contattarci: potrai scoprire tutte le caratteristiche dell’auto che più ti piace in questo momento, così potrai sapere se fa davvero per te!

Wallbox: cos’è e come funziona

Ecco qui una rapida guida sulla Wallbox: cos’è, a cosa serve e come funziona.

Auto foto creata da senivpetro – it.freepik.com</a>

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente vorresti noleggiare un’auto elettrica, ma hai ancora dei dubbi su come fare per ricaricarla…oppure hai sentito parlare di Wallbox e vuoi sapere cos’è e come funziona.

Magari temi che sia difficile usare la Wallbox, oppure non sei sicuro di poterla installare a casa tua.

Hai ragione ad informarti bene, perché è davvero importante guidare senza pensieri e godersi appieno tutti i confort di un’auto elettrica, senza “ansia da ricarica”.

Bene, qualunque sia il tuo caso, oggi ti aiutiamo con una guida pratica, che ti spiega passo passo come sia facile usare una wallbox (ovvero una colonnina di ricarica domestica).

Wallbox: guida rapida

Innanzitutto ti tranquillizziamo con questo dato: in media gli automobilisti italiani percorrono circa 40km al giorno con la loro auto. La maggior parte delle auto elettriche garantiscono un’autonomia superiore ai 100km, perciò il timore di “restare a secco” già un po’ svanisce…

Con una colonnina di ricarica domestica, poi, passa proprio tutta la paura!

Devi sapere che esistono due modi di ricaricare la tua auto elettrica a casa:

1.     Tramite normale presa domestica, con una spina shuko

2.     Con una wallbox, un dispositivo di ricarica a parete (colonnina)

Chiaramente noi consigliamo una wallbox per ragioni di maggior sicurezza: la wallbox infatti è progettata per garantire l’equilibrio del carico di assorbimento fra casa e veicolo. Inoltre viene collegata al contatore tramite cavi più spessi, che resistono agli sbalzi di calore.

Wallbox: istruzioni per l’uso

Detto questo, ecco qui le istruzioni per l’uso della wallbox:

  • Potenza necessaria: puoi installarla anche con la potenza base domestica di 3kW. In questo caso dovrai considerare un tempo più lungo di ricarica (circa 8 ore per una ricarica completa di circa 20kW e 100km di autonomia). Se hai un contatore con una potenza maggiore, tanto meglio. Ricaricherai la tua auto in tempi minori.
  • Costi: i prezzi variano da fornitore a fornitore, ma difficilmente si superano i 600€. Dovrai poi aggiungere un connettore T2, che ha un costo variabile trai 200€ e i 400€. Se noleggi la tua auto elettrica, ci sono delle soluzioni interessanti con cavo già incluso in dotazione.
  • Installazione: la wallbox va installata da personale specializzato…in questo caso il fai da te va evitato categoricamente.
  • Pagamento delle ricariche: i consumi vengono addebitati direttamente in bolletta. A seconda del tuo fornitore di energia, avrai una tariffa dedicata per la ricarica elettrica. A volte i fornitori regalano un tot di kWh ai loro clienti, per la ricarica.
  • Permessi e autorizzazioni: la wallbox è una faccenda privata, quindi non devi chiedere il permesso a nessuno per installarla. Se però vivi in un condominio, devi rivolgerti all’assemblea: tranquillo, non deve dare l’approvazione se fai l’installazione nel tuo box personale. E’ sufficiente che l’amministratore venga informato dell’intenzione di installare la wallbox a tue spese.

Bene, con questa rapida guida dovresti sentirti già molto meglio…se hai ancora dubbi o vuoi approfondire ancora meglio l’argomento, contattaci e ti daremo tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Per tutto il resto, guarda sul nostro sito le offerte di auto Elettriche e Ibride Click&Rent, oppure continua a seguirci sul nostro blog.

Quali sigle si usano nella mobilità elettrica?

BEV, MHEV, LEV: scopri nel nostro articolo il significato di queste ed altre sigle

Quali sigle si usano nella mobilità elettrica?
Libro foto creata da rawpixel.com – it.freepik.com</a>

Quali sono le sigle e gli acronimi più usati, quando si parla di mobilità elettrica? Sicuramente ti sarà capitato di leggere diciture di questo tipo: BEV, MHEV, LEV, ecc…

Se ti stai chiedendo cosa significano, allora questo è l’articolo che fa per te! Scopriamolo insieme…

Piccolo glossario della mobilità elettrica

Vediamo qui nel dettaglio alcune delle sigle più gettonate: vedrai che poi sarà tutto molto più chiaro.

BEV

Con il termine BEV (Battery Electric Vehicles) o semplicemente EV (Electric Vehicles) si intendono le auto al 100% elettriche. La sigla comprende i veicoli mossi soltanto da una batteria e che non hanno motore termico.

PHEV

Con l’acronimo PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicles) si identificano le auto ibride plug-in, ovvero vetture caratterizzate da un motore termico e da uno o più motori elettrici, che ricaricano le batterie dall’esterno (da qui plug-in).

MHEV

MHEV (Mild Hybrid Electric Vehicles) definisce invece le auto Mild Hybrid. Questi veicoli muovono le ruote solo con il motore termico. A differenza delle benzina e diesel tradizionali, però, hanno anche un’unità elettrica, che fornisce coppia addizionale e favorisce consumi ed emissioni.

PEV

Parlando di mobilità elettrica in generale, si sta diffondendo anche l’utilizzo della sigla PEV. Questa identifica tutti i “veicoli con la spina” (che si ricaricano dall’esterno): parliamo di mezzi Plug-in Hybrid e 100% elettrici.

LEV

LEV è una sigla più generica: comprende tutti i Low Emission Vehicles. Ecco qua tutte le categorie considerate LEV: in generale le auto green, che possono essere elettrificate, oppure alimentate da metano e GPL, o ancora termiche di ultima generazione e a basse emissioni.

ICE

Questa sigla non riguarda la mobilità elettrica, ma la includiamo per maggior completezza. ICE contraddistingue gli Internal Combustion Engines (ICE): motori a combustione interna, benzina e diesel. In altre parole, definisce le auto più tradizionali.

Bene, per il momento ci fermiamo qui: questo articolo è già denso denso di nozioni. Prenditi tutto il tempo per metabolizzarle!

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Settembre 2021: scopri le auto più vendute in Europa

Ecco la classifica delle auto più vendute in Europa nel settembre 2021

Al netto di una quota di mercato delle elettriche che può ritenersi ancora irrisoria, contro il 57% di quota delle auto benzina, il 17% di un diesel in costante e inesorabile calo, contro un mondo elettrificato questo sì in crescita e a 23%, il dato Tesla va contestualizzato. Come mai così tanto successo?

Primato Tesla Model 3: per la prima volta la più venduta in Europa

Per la prima volta Tesla entra nella classifica delle auto più vendute in Europa. Questo dato a quanto pare non è un caso….

Come mai?

Il grande successo di Tesla pare sia stato favorito da 3 fattori fondmentali:

  • un Settembre storicamente molto forte per casa Tesla, che registra un forte incremento delle vendite sin dal 2018
  • Tesla ha subito molto meno la crisi dei microchip, rispetto ai rivali
  • terzo fattore da considerare è la spinta ricevuta sottoforma di incentivi per le auto elettriche

Bilancio annuale 2021: la posizione forte di Tesla sul mercato europeo (-25% dei volumi a settembre rispetto al 2020, a 964.800 esemplari), al di là dell’exploit in un singolo mese, è descritta da una quota di mercato tra le elettriche pari al 24%, davanti al 22% detenuto da Volkswagen, il 13% di Stellantis e quasi l’11% in capo a Hyundai-Kia

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